La notte...


 "E un'altra volta è notte e suono, non so nemmeno io per che motivo... forse perché son vivo..."

Cosi cantava Francesco Guccini nella sua "Canzone di notte n.2" nella quale come i lupi ulula alla luna, a volte succede un pò a tutti,  ma per quanto mi riguarda,  la notte è sempre stata troppo affascinante per lasciarsela scappare dormendo...

Fin dalla tenera età ho avuto episodi di insonnia cosa abbastanza rara da riscontrare in  ragazzini di 9-11 anni, fantasticavo molto, e quando la mente viaggiava, c'era poco da fare... non dormivo

Questo  accadeva specialmente quando, il giorno dopo avrei avuto la possibilità di indossare qualcosa,  magari sola in casa....mi prendeva la smania e non vedevo l'ora...

Mi sono perciò abituata a considerare la notte come un'amica fidata, alla quale consegnare i miei pensieri più intimi, le mie paure,  i miei segreti... spesso mi regala la serenità che non sono riuscita a trovare durante il giorno e magari la soluzione a qualche problema...

Ci sono giorni che non vedi l'ora di archiviare e l'oblio del sonno sarebbe la liberazione, se ci fosse... ma in quei casi non arriva mai, invece ce ne sono altri in cui è successo qualcosa  che vuoi ricordare...e vorresti che quel giorno non finisse mai... in entrambi i casi o perché sono costretta a stare sveglia o perché lo voglio,  la notte è  sempre lì con me...

Meditazione notturna...

Mi sono chiesta spesso che tipo di persona sarei, se non fossi come sono, e quanto della mia personalità o del mio  carattere siano stati influenzati da questo aspetto.  Forse migliore o peggiore chi può dirlo... c'è stato un periodo della mia vita in cui mi sono vergognata per ciò che sentivo di avere dentro di me, non del mio essere,  ma del fatto che mi piaceva essere così...

Sembra un gioco di parole,  ma vivere con un conflitto di personalità che ti porta a rinnegare l'altra parte di te quando sei uno o l'altra,  non è semplice, ti sfinisce, ti logora e ad un certo punto o una delle due prende il sopravvento,  o ti rassegni e muori dentro...

E nel mio caso la parte femminile sta premendo forte... vuole uscire,  vuole la sua parte e non la posso più trattenere e probabilmente non voglio. 

Uno dei difetti più evidenti del mio carattere è quello di cercare per ogni cosa il significato e l'identificazione,  e questo mi impedisce di vivere le emozioni per ciò che sono, senza farmi domande in continuazione... perché  non si può  capire tutto, bisognerebbe lasciar scorrere l'emozione e viverla... ma non ci riesco. 

Ci sto lavorando,  vorrei essere e sentirmi felice un giorno....

Albeggia, la notte se n'è andata e un'altra volta.. mi ha tenuto compagnia....

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