Alti e bassi...


Un denominatore comune di tutte le nostre storie di travestiti,  è l'instabilità emotiva, siamo sottoposti nel tempo a periodi altalenanti tra euforia e depressione,  due estremi che possono avvicendarsi praticamente senza preavviso... Basta davvero poco per scatenare picchi emotivi intensi ed opposti, tali per cui un momento prima volavi sopra le nuvole e un momento dopo precipiti in un baratro....

Ed in quei momenti può veramente accadere qualsiasi cosa anche la più improbabile sia in senso positivo che negativo, ho già parlato di ciò che accade quando i sensi di colpa ti prendono alla gola,  e fai piazza pulita di tutto ciò che hai accumulato e che rappresenta tutto il tuo mondo nascosto...

Ma il paradosso vero, è invece ciò che accade quando voli sulle ali dell'entusiasmo,  e tutto sembra filare per il verso giusto... si potrebbe definire una continua escalation verso vette sempre più alte, un reiterato gioco d'azzardo in cui la posta è sempre più alta....

Ovviamente la cima impossibile è l'utopia delle utopie, sentirsi una donna al 100%, questo è il sogno malato che tutti inseguono e che non potranno mai rendere reale...

Ma ammettiamo per un istante che sia possibile,  che succede dopo? Sì insomma sembra una domanda ovvia ma pensando a noi non lo è affatto... Mi spiego meglio... La maggior parte di noi vorrebbe raggiungere quel traguardo impossibile e magari avere anche la facoltà di tornare indietro, questo è il problema. 

E questo rende ancora più impossibile il raggiungimento di quel traguardo.

In questo caso, Io mi metto da parte per un po', esistono molte sfumature sull'essere un travestito, ed io appartengo ad una categoria che probabilmente non è la maggioranza. 

Ho letto molte storie, ascoltato molte opinioni, e mi sono fatta un'idea di quella che può essere la situazione... ho notato una certa tendenza a voler ricercare l'estremo per realizzare la sensazione di sentirsi una donna, tutto questo, e qui è il paradosso Secondo me, senza rinnegare il proprio status di maschi... come se ciò che si fa, fosse nient'altro che una fantasia sessuale come tante altre. 

Come dicevo le motivazioni che spingono un uomo eterosessuale a travestirsi da donna possono essere diverse, e con scopi da raggiungere diversi nonostante ci sia per tutti un tipo di approccio iniziale del tutto analogo. Sicuramente fattori ambientali, esperienze di vita, ed altro possono influenzare lo sviluppo in un verso o nell'altro di questa stravaganza. Qualunque sia la strada percorsa, qualunque sia l'obiettivo finale, coesistono nella nostra personalità due entità ben distinte: quella di un uomo che seguendo i suoi istinti sessuali il più delle volte trova una compagna e mette su famiglia come un uomo normale, ed una parte contrapposta sensibile, delicata, femminile che esce di tanto in tanto. Ciò naturalmente provoca dei conflitti interiori difficilmente risolvibili poiché i desideri repressi contrastano con la vita che ci si è scelti... e nella maggior parte dei casi più lo sì reprime, tanto più diventa forte il desiderio... e quando poi si cede si esagera e si finisce col pentirsi di ciò che si è fatto, per aver mentito alla famiglia e per nascondere un segreto inconfessabile... e quando anche si dovesse trovare un minimo di equilibrio si è talmente abituati a vivere dei complessi di colpa che si continua a provarli nonostante magari non ci sia niente da rendere conto a nessuno. Così si assiste ad atteggiamenti di entusiasmo sfrenato contrapposti improvvisamente da depressioni profonde spingono anche ad allontanarsi perfino da chi può,  attraverso la condivisione comprendere lo stato d'animo... per poi ritornare all'improvviso quando il bisogno diventa insopportabile. Viviamo quindi una situazione che non è facile da capire, sarebbe tutto molto più semplice se cercassimo di essere delle donne che seguendo il loro istinto cercherebbero di fare innamorare un uomo di loro... sarebbe più logico no?

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