Venerdì 13...e le trasformiste


"Qualche giorno fa ho ritrovato un vecchio quaderno che usavo come diario, e rileggendo gli appunti presi mi è tornato in mente questo episodio capitato molti anni fa...Non ero molto precisa nella trascrizione dei ricordi, più che altro sono sensazioni momentanee buttate giù un pò alla rinfusa, quindi ho dovuto un pò ricostruire scavando nella memoria...

13 giugno 1980
Era un venerdì, e di solito chi è scaramantico,  quando capita il venerdì 13, evita di fare cose particolari pensando che si tratti di una giornata sfigata per antonomasia, il famoso film che uscì proprio quell'anno ancora non era così conosciuto, e la scaramanzia, era dovuta perlopiù a leggende, e a credenze religiose... fatto sta che già allora era temuto. Personalmente non sono mai stata scaramantica e non lo era nemmeno la mia amica Nadia, della quale ho già parlato in un altro racconto. Quella volta avevamo saputo non ricordo come che in un posto non distante da dove abitavamo ci sarebbe stato, nell'ambito di una festa dell'Unità, uno spettacolo di trasformismo, All'epoca erano cose che ancora facevano scalpore, perlopiù si trattava di travestiti che si esibivano sul palco cantando in playback una canzone di un interprete femminile. Per noi era comunque un' occasione per poter uscire e così ci organizzammo. Lei lavorava come garzone nel supermercato del paese, io ancora andavo a scuola però il pomeriggio lavoravo... ci accordammo quindi per vederci al nostro posto di ritrovo dove potevamo anche cambiarci. Tutto filò liscio fino all'incontro dopodiché è successo e quanto segue... avevamo rimediato due vestiti estivi dai Bauli delle due sorelle di Nadia per un travestimento improbabile, reso credibile soltanto dalla nostra giovane età. Mentre Nadia si aggiusta il suo vestito le si apre di netto la chiusura lampo che ha sulla schiena, provo a darle un'occhiata per aiutarla ma non c'è niente da fare, non resta chiusa e siccome il vestito le va un po' stretto è difficile anche da sistemare. A quel punto le viene in mente che dentro la sella del motorino doveva esserci una spilla da balia con la quale aveva pulito qualcosa nel carburatore... vado a controllare e la trovo, torno indietro e le sistemo la spilla da balia in modo da chiudere il vestito. Problema risolto Si parte...Saliamo in sella ai motorini e ci avviamo verso la nostra destinazione... ad un certo punto. Nadia mi dice" devo fare benza" come al solito... penso io... Ma perché non la fa prima? Arriviamo al distributore ci fermiamo, il benzinaio le mette la miscela, e a quel punto Nadia si ricorda di aver lasciato il portafoglio a casa... tragedia.... doveva dare 1000 lire al benzinaio, Guardai nel mio portamonete e avevo solo quelle con le quali mi ci sarei voluta comprare almeno un sacchetto di patatine è una coca da bere... le diedi al benzinaio. Ripartimmo, arrivate nel posto dove c'era la festa ci rendemmo conto di aver sbagliato giorno, lo spettacolo era fissato per il giorno dopo e quella sera invece ci sarebbe stato un concerto di musica folk che a noi non piaceva. Deluse, senza una lira e con una serata completa davanti pensammo di tornare a casa e magari di inventarci qualche gioco. Tornando indietro da un bar, che aveva anche dei tavoli all'aperto, sentimmo suonare e così decidemmo di fermarci per vedere di che cosa si potesse trattare, e ci rendemmo conto che dovevano essere le trasformiste che avremmo dovuto vedere alla festa, che si esibivano anche in quel bar, non potevamo entrare eravamo senza soldi, il cartello diceva che la consumazione era obbligatoria, e così ci mettemmo su un muretto antistante il bar Da dove si intravedeva il piccolo palco sistemato nell'area dei tavoli... Poco distante da noi c'erano due donne che discutevano animatamente, erano vestite e truccate in maniera appariscente e Nadia ad un guardandole mi dice " Secondo me quelle due fanno lo spettacolo" lo pensavo anch'io visto come erano abbigliate nel frattempo smettono di litigare e ritornano verso il bar passando davanti a noi, e a quel punto Nadia che era la più faccia tosta, senza farsi scrupoli si avvicina a loro e chiede senza mezzi termini se potevano aiutarci a vedere lo spettacolo raccontando loro le nostre disavventure. Non so cosa si dissero di preciso, so soltanto che poco dopo tornarono tutte e tre verso di me dicendomi che potevamo entrare con loro... ci sistemarono immediatamente sotto al palco, stavamo sedute ad un tavolo abbastanza grande che probabilmente era stato riservato per chi faceva lo spettacolo. Erano cinque in totale e si alternavano sul palco cantando delle canzoni,  molte delle quali erano italiane, ne ricordo una in particolare di Mina" l'importante è finire" una canzone molto sensuale interpretata davvero bene. Le esibizioni erano veramente convincenti, il trucco e gli abiti non riuscivano a mascherare completamente, e a farle sembrare delle donne, tuttavia mi colpì molto la femminilità che sapevano mostrare... a Nadia piacevano molto i vestiti mentre io ero affascinata dal trucco tipicamente anni 70. Una serata veramente memorabile, ricordo che poi al termine dell'esibizione noi dovevamo tornare a casa, avevamo il coprifuoco mentre loro insistevano cercando di convincerci a restare, Nadia avrebbe voluto, io ero preoccupata, perché se anche avevo il permesso di dormire a casa di Nadia sapevo che a una certa ora mia madre avrebbe chiamato e se non mi avesse trovata lì sarebbero stati problemi... peraltro nemmeno sapeva che saremmo uscite quella sera. Ma prima di andare una delle due che vedemmo discutere per strada e che poi fu così gentile da regalarci l'ingresso venne verso di noi con due foulard molto colorati, ce li regalò e ci disse all'orecchio " non vergognatevi mai..." tornando verso casa cantavamo a squarciagola le canzoni che avevamo sentito felici di aver fatto insieme quella esperienza. 
Conservai quel foulard come una reliquia, Ma un giorno lo dimenticai in treno...spero soltanto che l'abbia  trovato qualcuno e che se lo sia tenuto...

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