La solitudine

È una cara vecchia amica che non ti abbandona mai, Specialmente se sei come me... nel tempo ne ho sofferto Ma poi ho imparato a conviverci, e a metterla in conto come il prezzo da pagare per poter realizzare ciò che probabilmente potrebbe sembrare il sogno proibito di un adolescente che non smette mai di sognare. Ma non è facile, e non ci sono regole per poterla tollerare o per viverla senza soffrire, Perché sa colpirti dove fa più male e deprimerti senza soluzione di continuità. E non è la presenza fisica di qualcuno o di tante persone che te la possono alleviare, poiché è possibile ed è risaputo, sentirsi soli anche in mezzo a una moltitudine di persone Specialmente per chi come noi si porta appresso un fardello talvolta pesante come un macigno, che alla lunga logora la capacità di tollerarlo. Personalmente credo di essere arrivata all'accettazione totale di me stessa per come sono fatta, smettendo una buona volta di sentirmi inadeguata per essere nata con un difetto di fabbrica che ha praticamente condizionato tutta la mia vita nel bene e nel male... Ma se uno oggi mi chiedesse Come hai fatto? Potrei raccontargli la mia storia ma non saprei ricavarne un consiglio da dargli se si trova nelle stesse condizioni poiché come ho detto non c'è una una procedura o una regola per poterne uscire fuori. Ciò che mi ha aiutato tantissimo è stato il confronto, la possibilità di ascoltare le storie altrui, Non tanto per paragonarle alla mia ma per essere di aiuto a chi in quel momento ne ha avuto bisogno semplicemente ascoltando... alleviando la sofferenza altrui diventa più leggera anche la mia... Oggi dico a me stessa che la scelta di vivere da sola, e di lasciare campo libero a ciò che ho dentro è stata una buona scelta nonostante il prezzo da pagare, ma almeno oggi è una solitudine fisica, quella che provavo prima era una solitudine totale di una persona che ha continuato per una vita a mentire a se stessa, per poter essere come chi le stava intorno si aspettava che fosse.... basta!