Mio padre...


 Dopo aver pubblicato il racconto dell'amica kollant 79, mi accingo ora a pubblicarne un' altro di una persona che mi ha scritto in privato nella mail descriveva un po' la situazione che stava vivendo, ed oltre allo scritto aveva allegato un racconto riguardante suo padre che mi ha chiesto di pubblicare, ovviamente non ci sono nomi il tutto è in forma anonima per proteggere la privacy di chi scrive e racconta, ora mi faccio da parte e lascio parlare lui...


Mio padre è morto lo scorso anno Aveva quasi 89 anni e ultimamente la malattia che aveva contratto qualche anno prima stava peggiorando a vista d'occhio, durante le ultime settimane non riusciva nemmeno a riconoscerci...

Riguardo lui non posso far altro che dire che è stato un uomo straordinario e non perché era mio padre ma perché lo era veramente, un uomo di una sensibilità estrema, era lui che ci ha cresciuto a me e mia sorella, mia madre era spesso assente per questioni di lavoro, dirigeva una piccola fabbrica in società con mia zia che la teneva molto impegnata... Lei a differenza di mio padre era molto forte e risoluta, lo era anche lui a suo modo e riusciva a tenerle testa ma era decisamente più dolce e più disponibile con noi bambini amava giocare con noi ed ho grazie a lui molti bei ricordi d'infanzia. Tuttavia sebbene sembravano una coppia perfetta perché si compensavano l'uno con l'altra mi ha ha sempre dato l'impressione di non essere completamente felice, Ma questa è una considerazione che ho fatto negli anni a venire, e ancora di più oggi dopo aver scoperto quanto sto per raccontarvi... mio padre amava molto la pesca sul lago aveva una piccola barca che teneva ormeggiata in un porticciolo che usavamo per andare a pescare, dopo la sua morte mi venne detto che tra le sue ultime volontà C'era l'intenzione di lasciare a me quella barca, ne fui entusiasta, Erano passati tanti anni ormai e di quella barca non se ne era più parlato ed io pensavo che l'avesse venduta, invece no... mi raccontò il responsabile del Porticciolo che pagava regolarmente una persona del luogo per tenere la barca sempre in ordine ed efficiente e fu veramente una sorpresa per me quando la rividi... perfettamente funzionante ogni cosa ha suo posto compresa l'attrezzatura da pesca che lui teneva in un contenitore all'interno della barca, Ma la sorpresa fu ancora più grande quando all'interno di quel baule trovai una scatola di legno molto vecchia come fattura ma perfettamente pulita e con la chiusura a chiave Ancora perfettamente funzionante difatti era chiusa, sopra la scatola c'era una busta da lettera attaccata con dello scotch trasparente al legno della scatola stessa con scritto il mio nome sopría all'interno della busta c'era un biglietto con scritto" Ti ricordi quella chiavina che io tenevo sempre nel mio portachiavi e con la quale tu giocavi sempre quando eri bambino? Immagino di sì... quindi sai dov'è il mio portachiavi... " il cuore mi batteva forte per l'emozione quindi presi la scatola e la caricai in macchina le chiavi di mio padre stavano a casa sua E sapevo anche dove... con il cuore in gola percorsi quei chilometri che separavano il Porticciolo sul lago dalla casa di mio padre... trovai la chiave esattamente dove immaginavo ed impaziente tornai alla macchina per aprire la scatola... all'interno c'erano tutti gli oggetti a lui più cari il suo orologio il suo portafoglio in pelle ed altre cose che ricordavo perfettamente e che ero felice che ora potevo conservare, in fondo alla scatola un pacchetto che a prima vista sembrava un libro incartato lo scartai e all'interno trovai una vecchia agenda di quelle con i segnalibri in stoffa e con i bordi delle pagine dorati... in corrispondenza del segnalibro spuntava il bordo di un foglio aggiunto sul quale c'era scritto" Spero che tu possa perdonarmi figlio mio..." era un diario sul quale erano raccolti tutti i suoi pensieri e i suoi desideri repressi e fu così che ho potuto scoprire il segreto di mio padre, che è stato quello che si può definire un crossdresser Come si dice oggi cosa che non svelò mai ad anima viva, all'inizio ne fui sconvolto, davvero non riuscivo a capacitarmi, Ma poi leggendo con pazienza tutto ciò che c'era scritto ho potuto soltanto immaginare la frustrazione e la solitudine che hanno accompagnato la vita di quell'uomo che ha sentito il bisogno di svelare proprio a me, suo figlio, questo segreto pesante come un macigno.Mi ha chiesto di raccontare questa cosa che a mia sorella ... cosa che non ho ancora fatto ma che farò rispettando le sue volontà.

Nella  maggior parte dei casi i figli tendono ad idealizzare i propri genitori come degli esseri perfetti che certamente ma ora so ma ora so possono avere segreti di questo genere e non si pensa mai che sono solo degli esseri umani come tutti gli altri con le loro voglie, le loro passioni e i loro desideri... non potevo far altro che pensare a tutte quelle volte che probabilmente ha pensato di svelarmi il suo segreto e probabilmente non c'è riuscito posso solamente immaginare il suo stato d'animo... Ed ora che mi ritrovo da solo con tutta questa valanga di ricordi provo una gran pena per quell'uomo ma sono comunque contento che mi abbia lasciato qualcosa di suo. Come molte altre persone ignoravo le particolarità di casi di questo genere e tendevo a catalogare tutto e tutti come degli omosessuali ma ora so di che cosa si tratta veramente, ed è per questo che cercando su internet mi sono imbattuto in questo blog e nella gentilezza della persona che lo redige, che mi ha concesso la possibilità di pubblicare questo racconto sia qui e sia anche nel forum che leggo spesso per farmi un'idea di questo mondo per lo più sconosciuto ringrazio ancora tutti quanti avranno la voglia di leggere quanto scritto e spero che possa essere di aiuto per chi si troverà in situazioni come la mia.

 Grazie ancora a tutti.

Marcello

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