Sudditanza psicologica?


 Qualche giorno fa, mi è capitato di scambiare due chiacchiere con un'amica che mi conosce come Steffi... una delle pochissime che sanno di me, in effetti riflettendoci credo si possano contare sulle punte delle dita di una mano, e non ho potuto fare a meno di notare che quando mi capita di parlare con loro fatico ad usare il femminile sebbene loro non avrebbero nulla in contrario... leggendomi avete visto che lo uso regolarmente in situazioni standard diciamo così, ma proprio Mi riesce difficile usarlo al cospetto di una donna di conseguenza non ho potuto fare a meno di risparmiarmi l'ennesima analisi introspettiva, che non mi faccio mai mancare in situazioni di questo tipo Hahaha... Insomma sono giunta alla conclusione che non si tratta di cose legate alla mia sessualità biologica, ma di una vera e propria forma di rispetto che provo verso la donna in generale quasi come se, il mio atteggiamento femminile fosse una volgare scimmiottatura di un qualcosa di più profondo che in cuor mio vorrei avere, ma mi rendo conto che si tratta di una vera e propria utopia... e questo accade regolarmente nonostante io abbia, nel mio piccolo, delle conferme piuttosto importanti da chi mi conosce e afferma che io sia in grado di trasmettere femminilità con il mio modo di essere... e in effetti guardandomi dentro scopro di avere, ma al cospetto di una donna le cose cambiano e probabilmente la mia mancanza totale di presunzione conferma la mia indole... l'ho già detto in altre occasioni che il mio obiettivo principale quando sono in mezzo ad altre persone proponendomi come un soggetto femminile è essenzialmente Quell'attimo di confidenza che mi concede una donna mentre parla con me trattandomi in maniera totalmente paritaria che mi fa vivere per Quell'attimo quell'utopia di sentirmi una di loro... probabilmente è un po' poco penserete, ma per me non lo è . 


Commenti

Post popolari in questo blog

Come stai?

Vorresti essere scoperto 2a parte