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A voi che entrate

L'amica del cuore

 Questo post lo dedico proprio a te, non dirò il tuo nome ma tu, leggendo ti riconoscerai. Ci siamo conosciute per caso, a prima vista sembrerebbe che fu solo una tua iniziativa, in realtà io scrivendo quel commento intendevo proprio a cominciare ad attirare la tua attenzione. Certo non potevo sperare che quelle due righe potessero portarmi a conoscerti , così come poi è effettivamente accaduto... se tu avessi ignorato quel commento io avrei rincarato la dose fino a quando sarei riuscita ad avvicinarti... Tu sei abituata a gente che ti cerca per compiacerti per cercare di attirare la tua attenzione perché attratta principalmente dal tuo aspetto esteriore. Per me non era questo il motivo come ben sai. Leggendoti e guardando le tue immagini percepivo qualcosa di più profondo, nascosto e protetto dal tuo modo di essere che regali a chi ti guarda anche se ti costa molta fatica per la necessità stessa che provi di sentirti viva in mezzo a cotanti morti.  Lo stesso è per me più o meno, io so

Come stai?

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 Domanda fatidica, ma anche classica la si usa in qualsiasi situazione quando si incontra una persona talvolta per cortesia e a volte anche per il reale interesse... di conseguenza anche la risposta dipende dalla situazione dal contesto può prevedere una risposta generica o una risposta sincera da qui in poi l'atteggiamento la mimica facciale e altri segnali inconsapevoli che il nostro corpo trasmette possono indurre il nostro interlocutore a percepire ciò che magari non viene detto... Ognuno ha questo mondo recita la parte di se stesso quante volte diciamo la verità oppure preferiamo una menzogna calibrata per evitare altre domande è ulteriori imbarazzi del dove rispondere... Nessuno sta mai esattamente Cosa posso pensare l'altro di te o di se stesso e se sia o meno realmente felice. Spesso mi capita di citare una frase che mi capitò di ascoltare non ricordo più dove diversi anni fa" il mondo è di chi non ha la coscienza di sé..." come a dire che se non sei consapevo

Mio padre...

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 Dopo aver pubblicato il racconto dell'amica kollant 79, mi accingo ora a pubblicarne un' altro di una persona che mi ha scritto in privato nella mail descriveva un po' la situazione che stava vivendo, ed oltre allo scritto aveva allegato un racconto riguardante suo padre che mi ha chiesto di pubblicare, ovviamente non ci sono nomi il tutto è in forma anonima per proteggere la privacy di chi scrive e racconta, ora mi faccio da parte e lascio parlare lui... Mio padre è morto lo scorso anno Aveva quasi 89 anni e ultimamente la malattia che aveva contratto qualche anno prima stava peggiorando a vista d'occhio, durante le ultime settimane non riusciva nemmeno a riconoscerci... Riguardo lui non posso far altro che dire che è stato un uomo straordinario e non perché era mio padre ma perché lo era veramente, un uomo di una sensibilità estrema, era lui che ci ha cresciuto a me e mia sorella, mia madre era spesso assente per questioni di lavoro, dirigeva una piccola fabbrica in

Sudditanza psicologica?

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 Qualche giorno fa, mi è capitato di scambiare due chiacchiere con un'amica che mi conosce come Steffi... una delle pochissime che sanno di me, in effetti riflettendoci credo si possano contare sulle punte delle dita di una mano, e non ho potuto fare a meno di notare che quando mi capita di parlare con loro fatico ad usare il femminile sebbene loro non avrebbero nulla in contrario... leggendomi avete visto che lo uso regolarmente in situazioni standard diciamo così, ma proprio Mi riesce difficile usarlo al cospetto di una donna di conseguenza non ho potuto fare a meno di risparmiarmi l'ennesima analisi introspettiva, che non mi faccio mai mancare in situazioni di questo tipo Hahaha... Insomma sono giunta alla conclusione che non si tratta di cose legate alla mia sessualità biologica, ma di una vera e propria forma di rispetto che provo verso la donna in generale quasi come se, il mio atteggiamento femminile fosse una volgare scimmiottatura di un qualcosa di più profondo che in

Giornata della memoria

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 Come noto a tutti Oggi è la giornata della memoria nella quale si ricorda l'olocausto degli ebrei durante la Germania nazista è una cosa giusta e non va dimenticata Ma sarebbe bello ogni tanto che qualcuno nominasse anche i 50.000 omosessuali e transessuali che furono internati nei campi di sterminio Durante quel periodo e poi uccisi dalla barbarie nazista e se nessuno dice nulla io mi permetto di allegare un link per saperne un po' di più affinché vengano Ricordati anche quei morti, e tutti perseguitati che ci sono nel mondo ancora oggi soltanto perché vorrebbero essere soltanto se stessi... https://it.m.wikipedia.org/wiki/Storia_degli_omosessuali_nella_Germania_nazista_e_durante_l%27Olocausto http://www.cr.piemonte.it/web/comunicati-stampa/comunicati-stampa-2018/456-gennaio-2018/7779-lo-sterminio-dimenticato-dei-triangoli-rosa

Vorresti essere scoperto 2a parte

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 Fino ad ora non avevo mai ripreso un argomento, tanto da farne una seconda parte ma vista la particolarità del tema credo proprio ne valga la pena... dicevo sei solo e non te ne rendi conto, certo di amici ne hai, ma sono veri amici? Sì forse Loro sono convinti di esserlo perché sanno di te ciò che tu hai voluto che loro sapessero... ma non puoi essere completamente te stesso con loro perché manca una parte fondamentale della tua personalità che loro non conoscono e non devono conoscere, lo stesso accade con fratelli e sorelle, cosa ti resta? Con ogni probabilità solamente quel travestito che ti ha ascoltato quando gli hai raccontato di te, e che Sarai costretto ad andare a cercare di nuovo quando ti sentirai soffocare... Ammesso e non concesso che tu abbia avuto la forza di confidarlo almeno a lui altrimenti non hai nemmeno quello... l'unica alternativa sarebbe quella di confessare tutto la tua compagna o moglie che sia, nella speranza che lei sia così magnanima da accettare la t

Vorresti essere scoperto....

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 Costretti ad una doppia vita, quasi fossimo dei criminali sviluppiamo nel tempo tecniche sempre più raffinate, per cercare di sfruttare al meglio le poche occasioni che capitano... ci vuole molto talento e una mente quasi criminale, ben sapendo che poi ci si sentirà in colpa per aver architettato tutto quanto alle spalle di chi ignora questa doppia vita, soprattutto se, per arrivare all'obiettivo abbiamo inventato delle scuse quasi assurde... e quindi porti avanti questo gioco infinito, nel quale ti giochi il tutto per tutto perché sai che se venisse scoperto manderesti all'aria tutto quanto... quello in cui hai creduto e in cui credi, chissà forse per mancanza di coraggio o forse perché ti rendi conto che l'altra vita quella nascosta sarebbe una vita senza futuro, della quale però non puoi proprio fare a meno, quasi fosse una malattia cronica che ti perseguita e che ti costringe a fare cose di cui potresti pentirti se per colpa di qualche distrazione, dovessi perdere tutt